Nuova Riveduta:

Genesi 26:9

Allora Abimelec chiamò Isacco e gli disse: «Certo, costei è tua moglie; come mai dunque hai detto: "È mia sorella"?» Isacco rispose: «Perché dicevo: "Non vorrei essere messo a morte a causa di lei"».

C.E.I.:

Genesi 26:9

Abimèlech chiamò Isacco e disse: «Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella?». Gli rispose Isacco: «Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!».

Nuova Diodati:

Genesi 26:9

Allora Abimelek chiamò Isacco e gli disse: «Certamente costei è tua moglie; come mai hai tu detto: "È mia sorella"?». Isacco rispose: «Perché dicevo: "Non vorrei morire a motivo di lei"».

Riveduta 2020:

Genesi 26:9

E Abimelec chiamò Isacco, e gli disse: “Certo, lei è tua moglie; come mai dunque, hai detto: 'È mia sorella?'”. Isacco rispose: “Perché dicevo: 'Non vorrei essere messo a morte a causa sua'”.

La Parola è Vita:

Genesi 26:9

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 26:9

E Abimelec chiamò Isacco, e gli disse: 'Certo, costei è tua moglie; come mai dunque, hai detto: È mia sorella?' E Isacco rispose: 'Perché dicevo: Non vorrei esser messo a morte a motivo di lei'.

Ricciotti:

Genesi 26:9

Laonde, chiamatolo gli disse: «Si vede bene che è tua moglie. Perchè hai detto falsamente che era tua sorella?». Rispose: «Ho avuto paura di morire per causa sua».

Tintori:

Genesi 26:9

E fattolo venire a sé, gli disse: «Costei senza dubbio è tua moglie; perchè dunque vai affermando che è tua sorella?» Rispose: «Ebbi timore d'essere ucciso a causa di lei».

Martini:

Genesi 26:9

E fattolo venir a sé, disse: Egli è fuor di dubbio, ch'ella è tua moglie: per qual motivo hai tu affermato, esser lei tua sorella? Rispose: Temei di essere a causa di lei ucciso.

Diodati:

Genesi 26:9

E Abimelecco chiamò Isacco, e gli disse: Ecco, costei è pur tua moglie; come adunque hai tu detto: Ell'è mia sorella? E Isacco gli disse: Perciocchè io diceva: E' mi convien guardare che io non muoia per cagion d'essa.

Commentario abbreviato:

Genesi 26:9

6 Versetti 6-11

Non c'è niente da imitare né da scusare nella condotta di Isacco per avere una moglie. La tentazione di Isacco è la stessa che ebbe suo padre e doppiamente. Questo rese il suo peccato ancora più grande. Le cadute di quelli che ci precedono sono rocce che altri possono scansare e il loro accadere è come mettere delle boe per salvare futuri marinai. Questo Abimelec non era lo stesso di quello vissuto ai giorni di Abraamo, ma entrambi agirono saggiamente. I peccati dei credenti disonorano gli stessi davanti a coloro che non sono religiosi.

Riferimenti incrociati:

Genesi 26:9

8 Giudic 5:28; Prov 7:6; CC 2:9
Prov 5:18,19; Ec 9:9; Is 62:5

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